Le loro biografie presentano non pochi elementi comuni: il dono di genitori profondamente credenti, il fatto di essere cresciuti con pochi mezzi e tanta fatica, ma anche con tanta umanità, quella stessa alla quale molti di noi, più anziani, ripensano con nostalgia: rapporti umani autentici, una vita segnata dai ritmi della natura… Entrambi sono stati temprati fin da bambini al sacrificio e hanno imparato ben presto a rendersi utili, condividendo il peso della vita quotidiana secondo le proprie forze. Ujöp e Giovanni hanno sentito in maniera diversa, ma con la stessa intensità interiore, la chiamata divina al sacerdozio; la vocazione a condividere, in pienezza di consacrazione, la vita di Cristo offerta per la gloria del Padre e per l’avvento del Suo Regno: in Cristo sono diventati “Eucaristia” per la conversione del Mondo.
Nella semplice biografia di Ujöp non v’è traccia, se non erro, di esperienze mistiche straordinarie; Giovanni invece ha avuto numerosi sogni profetici e altre grazie soprannaturali, ad es. quella della chiaroveggenza; tutt’e due hanno in comune di essersi donati fino allo stremo delle forze per corrispondere alla loro vocazione.
E’ Dio ha chiesto loro qualcosa di grande, di straordinaria-mente grande: Ujöp ha imparato il cinese due volte (a Hong Kong e nello Shantung), ha battezzato decine di migliaia di bambini, ha fondato Seminari e Case religiose, ha fatto rifiorire una missione, che al suo arrivo in Cina contava appena 160 credenti in Cristo… Don Bosco ha trasformato lupi in agnelli mansueti, secondo il famoso sogno che sta all’origine della sua vocazione; nell’Oratorio, insieme a mamma Margherita, divenne il riferimento di tanti giovani sbandati e senza lavoro nella Torino dei suoi tempi; infine fondò una Congregazione di religiosi e laici, che hanno assunto e diffuso il suo carisma in tutto il mondo.
Quanto deve la Chiesa a questi Santi, umili e grandi! ed ora stanno davanti a noi per incoraggiarci; sembra che ci dicano, ad una sola voce: „Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?” Facciamo festa nella loro memoria e facciamo sì, che la loro testimonianza ci renda coraggiosi nell’affrontare cristiana-mente le sfide del nostro tempo.