Categorie
Articoli

Il celibato sacerdotale

Il celibato sacerdotale

1- Celibato come castità sacerdotale

Il celibato non è soltanto una legge ecclesiastica. Esprime la volontà di uniformarsi a Gesù nel dono totale di sé al Padre e ai fratelli: in questo senso sarebbe più opportuno parlare di “castità sacerdotale”. Nel seguito del testo “celibato” va inteso come “castità sacerdotale”.

2- Il celibato non è contro natura

Non è contro natura, perché supera la natura. Solo all’Uomo è dato di farlo. Solo l’Uomo sa che “il primo organo sessuale è il cuore”.

3- Radice sponsale del celibato

Il celibato ha una radice sponsale: è amore indiviso dato a Dio e al prossimo: Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, le tue forze…

4- Condizione transitoria del celibato

Il celibato non è la condizione definitiva del prete. E’ una condizione di passaggio, transitoria, è profezia. Non c’è Paradiso senza pienezza di amore sponsale. Lassù l’Uomo e la Donna uomo si ameranno in modo puro e totale, di quell’amore che i veri celibi quaggiù anticipano.
Dio ci ha creati a coppie, “ed era cosa molto buona”.
La Redenzione porta a compimento la creazione, rigenerandola nella santità.
A ciascun uomo la sua donna, a ciascuna donna il suo uomo.
E’ talmente bello e grande questo Lieto Annuncio, questa Speranza, da sostenere anche la fatica della castità per tutta la vita terrena.

5- Celibato e croce

Dev’essere chiaro all’aspirante sacerdote: nessun amore umano può sostituire o paragonarsi all’amore sponsale della donna e dell’uomo…
L’amicizia presbiterale, la vicinanza ad una comunità ecclesiale sono importanti, ma non stanno sullo stesso piano.
Il celibato sacerdotale comporta una condizione di solitudine radicale, e quindi una nostalgia della carne e del cuore, che non si scioglierà se non in Cielo.

6- Celibato sostenuto dalla Caritas

Solo un amore superiore può dare la forza di rinunciare all’amore terreno e alla bellezza dell’amore sessuale, cioè a quello che vi è di più bello in questa vita.
Questo amore superiore è la Caritas, l’amore che circola fra le Persone divine e dentro la Chiesa; è l’amore che va implorato continuamente e che è più forte della morte.
La Caritas mi fa capace di sublimare l’attrazione sessuale fino a desiderare di rapportarmi agli altri avendo di mira soltanto il compimento della volontà di Dio.
Dal momento che il celibato è sostenuto dall’amore non può essere considerato come negazione o svalutazione della sessualità.

7. Il celibato non coincide con l’astinenza dall’uso della sessualità

Non basta non avere rapporti e non masturbarsi; il fine è acquisire la purezza di cuore di Gesù, quella magnificata dalle Beatitudini: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”.
Pertanto la prima grande conquista consiste nell’apprezzare la bellezza del celibato, quindi nel desiderare di viverlo.

8. Necessario esercitare l’autocontrollo

“Lo spirito è pronto, ma la carne è debole”. 

Le occasioni sono tante e tante le tentazioni. E’ necessario coltivare la preghiera, lasciarsi aiutare (direzione spirituale e psicologica), ed esercitare un costante autocontrollo, soprattutto dello sguardo.
Qui non si parla di depravazioni sessuali di malattie, di pedofilia ecc… sappiamo quanto danno hanno fatto alla Chiesa!
Qui si parla di un autocontrollo dei propri istinti, che è possibile a tutte le persone sane.
In particolare, fare attenzione al vino, allo stress eccessivo, a non dare segnali equivoci e ad evitare atteggiamenti troppo disinvolti nei rapporti con l’altro sesso…; attenzione anche ai Media, come ha sottolineato di recente Papa Francesco, dicendo che la pronografia è diffusa anche fra i Seminaristi, i sacerdoti e i consacrati.

”Chi crede di stare in piedi, badi di non cadere”…

9. Seminario come tempo di discernimento

Il tempo del Seminario è di discernimento e di prova. Ma questo non vuol dire che sono libero di fare tutte le esperienze, poi Dio mi farà capi che strada scegliere…
Dio non può farmi capire la sua volontà, finché rimango in uno stato di inerzia o di indecisione.
E’ necessario che io scelga subito la via più stretta, e che lo faccia con piena dedizione, perché il Signore possa dire la Sua parola e fare luce nella mia coscienza.
Questa settimana è utile anche per rinnovare la decisione interiore e per verificare se vi siano vie di fuga, dalle quali tornare indietro.

Testi da meditare:

>Chi guarda una donna per desiderarla, ha gà commesso adulterio con lei
>In principio non era così: i due sono una carne sola
>Questo mistero è grande, lo dico in rapporto a Cristo e alla Chiesa
>Non conviene sposarsi… c’è chi si è fatto eunuco per il Regno dei Cieli
>Vorrei che foste senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore
>Ormai il tempo si è fatto breve… chi è sposato viva come se non avesse moglie…
>Retta interpretazione di “i figli della risurrezione saranno come gli angeli in cielo”