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“Vedrai che bello”…

Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Gli risposero: «Maestro, dove abiti?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. (Gv 1, 35-40).

Scrivo queste righe a conclusione dell’annuale campo estivo a Cauria, sopra Pochi di Salorno, dal 22 al 29 giugno p.v., insieme a Suor Tiziana e Suor Ancilla, agli animatori, alle cuoche e a 21 bambini e ragazzi della nostra Parrocchia, con i quali abbiamo trascorso una settimana di gioia e pace nel segno dell’amicizia tra noi e con il Signore.

Ogni anno scegliamo un tema e ci riferiamo per lo più a quello proposto dagli Oratori della Chiesa milanese.
Il motto di quest’anno oratoriale era: “Vedrai che bello”, in riferimento alla sequela di Gesù, sull’esempio dei primi due apostoli da Lui chiamati, Giovanni e Andrea.
La bambina rappresentata nel logo si mette in punta di piedi per guardare più lontano, si appende con le braccia per salire ancora un poco più su e scoprire che c’è qualcosa al di là…
C’è una bellezza che si vede solo se hai il coraggio di andare oltre; accogliendo l’invito, la bambina si trova di fronte ad una croce luminosa e quasi ne prende parte. Dentro quella luce c’è il cuore del Vangelo: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi» (Gv 15, 12).

“Vedrai che bello” vivere in questo modo!
“Vedrai che bello” sapere che la Sua luce è venuta nel mondo e brillerà per sempre, anche nella tua vita, se avrai il coraggio di sporgerti per guardare oltre, in punta di piedi, e cogliere così più intensamente la bellezza della Sua chiamata!