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I sacramenti, dono pasquale

Il tempo pasquale è il tempo dei sacramenti, che sono i doni di grazia, mediante i quali la vittoria di Gesù risorto sul peccato e sulla morte ci coinvolge nell’anima.

E’ significativo che l’iniziazione degli adulti venga celebrata ordinariamente  dal Vescovo nella Veglia pasquale: al memoriale del passaggio di Cristo dalla morte alla vita corrisponde la risurrezione spirituale del catecumento, che mediante il battesimo, l’unzione cri-smale e l’Eucaristia viene reso capace di vivere secondo il principio nuovo e soprannaturale della Fede.

Cristo risorto, che vive nella Chiesa, conferisce ad essa il potere di compiere il grande miracolo della nostra rigenerazione, sul quale fondiamo la speranza di una vita eterna ed eternamente beata.

Nella prassi attuale i tre sacramenti dell’iniziazione vengono conferiti in età diverse: il battesimo prima del-l’età cosciente, l’Eucaristia a bimbi ancora prossimi all’età dell’innocenza, secondo il desiderio di san Pio X, che la luce della grazia penetri in un’anima prima di qualsiasi macchia di peccato; la Cresima fino a poco fa veniva amministrata all’inizio dell’adolescenza.

Quello che conta è comprendere l’unitarietà dei sacra-menti: sono sì tre interventi distinti nel modo e nel tempo della celebrazione, ma hanno tutti origine da un’unica fonte, che è l’amore gratuito e preveniente del Padre; e tutti hanno di mira lo stesso fine, cioè di trasformarci intimamente e sostanzialmente ad immagine e somi-glianza del Figlio unigenito Gesù Cristo.

Siamo aiutati a cogliere l’essenza unitaria della vita sacramentale soprattutto pensando all’Eucaristia: cos’a-ltro vuole il Padre, se non che il suo Figlio, l’Unigenito in cui Egli si compiace, viva in noi e noi in lui?

In questa semplice volontà è racchiuso tutto.  Questa è la semplice via da seguire, in tempo di quaresima e di pasqua.

Anche per i non credenti o per i diversamente credenti è questa la via. Cristo infatti è morto per tutti e per tutti è risorto, ed ora sta davanti alla coscienza di ciascun membro della grande famiglia umana, anche dei tanti, che lo conosceranno soltanto in Cielo.

Chiunque preferirà il bene, la giustizia, la verità, la pace, la bontà, la misericordia, dimostrando di amare Cristo anche senza conoscerlo, troverà spalancate le braccia del Padre: “Vieni, servo buono e fedele, entra nella gioia del tuo signore.” (cf. Mt 25,21).