Don Sartori – 24 maggio 1979
Bolzano, 24.05.1979
SAC. LUIGI SARTORI:
Ecumenismo e spiritualità
Dizionario : non in quanto tale
1) Fare uscire la spiritualità dai chiostri perché entri nella vita cristiana. Orizzonte ancora + lontano. Ecumenico.
Voci: Ecumenismo, Amore, Protestantesimo.
Contesto: Risveglio di sete di religiosità. Non solo il numero crescente, ma è una domanda radicale, intensa. E’ ancora ambigua.
Dopo il momento politico sveglia oggi 2 fenomeni: stanchezza fino alla disperazione
esigenza di radicalità e purezza.
Non è rivincita. Non potrà non risentire del momento politico passato. Ciò che oggi si specifica come sete è la domanda di realizzare una propria storia.
Intrecciare con Dio azione – per un progetto di vita Giov.P.II° “Ogni uomo irrepetibile nella sua storia”. Storia irrepetibile. Ogni cristiano autentico se vive come un progetto. La riscoperta storia salvezza dare spazio piccole brevi storie la coerenza in cui il passato nutre il presente. Disegnare una storia per ogni uomo.
Anche a livello culturale per ogni paese una storia.
Costruire la propria storia.
Non si può parlare di un cristiano senza spiritualità senza progetto.
2) Spiritualità crea allergia nel mondo protestante. La sola parola è sospetta. Il protestantesimo si è sviluppato nella fede contro le opere. Primato di Dio, della fede. Evoca ordini monastici, ascetismo = prospettiva cattolica delle opere. Si rischia di abbracciare tutto anche la persona umana. Concentrare attenzione nel nucleo puro. Il Dio rompe non assume armonia. Cristianesimo con l’uomo sospeso alla grazia. Cattolicesimo = espansionismo delle opere. Non è un fatto ecumenicamente acquisito. Più facile nelle correnti quietiste (Sbaffi)
Metodista – spazio al metodo, all’ascesi. I più celebri ecumenisti sono i metodisti. Rinunciato all’asprezza di solitudine elitaria. Il vero miracolo l’ecumenismo partito con questa riserva ha reso familiare il discorso . Esaurito battaglie teologiche lentamente il ruolo è unirci nella spiritualità ecumenica.
a) Ragioni storiche. Non si è divisi per concetti e dottrine, ma da tradizioni spirituali diverse. Vat.II°. La vera divisione è data da storie spirituali diverse.
Liturgica, spirituale, teologica, disciplinare diverse. Nasce davanti all’altare, rapporto con il mistero, perché il modo di concepire lo Sp. diverso. Quella teologica è lettura che concettualizza. La meno importante è nelle discipline.
Siamo divisi ma anche ricchi per tradizioni diverse.
Come mai ci dividiamo in ciò che è più profondo.
Qui l’ecum. Si deve misurare. Abbiamo vissuto malamente la spiritualità in modo settario, escludendo.
L’egoismo spirituale = disastro.
b) I filoni che hanno più promosso l’ecum. Sono i spirituali-metodisti, Conturier – de Lubac ecc.
Trapianto in India esp. A confronto.
I medici sono tutti eguali, ma non è ecumenismo.
Persone di elevatissima temperatura lì l’ecum. si confronta. E’ l’appuntamento della Chiesa.
Le 3 grandi tradiz. Affluenti grande fiume
A Orientale ortodossa
B Cattolica
C Protestante
A) Spirito Santo, l’uomo divinizzato. Dono dell’Oriente alla Chiesa. Decadimento del termine spirituale. Transumanizzante non disumanizzante.
B) Caratterizzante – All’umano e alla storia dell’uomo. Insistenza nella storia. Qui ora. Insistendo su santi umani. Paradosso: il modo storico di divinizzare e umanizzare.
C) Evangelici. Libertà di Dio e dell’uomo. Dio che ama con gratuità. Valorizzare l’uomo come libertà. Afferrato croce di Cristo acquista senso sua libertà.
Criteri concreti vissuti dai singoli. Ciascuno scopre la sua spiritualità nel clima ecumenico.
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Preghiera per tutti, non escludendo, chiede per tutti
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Conversione – assumere la Kenosis. Divisione in uno spirito egoistico. Provocare le Chiese alla Kenosis. Non basta l’umiltà dei singoli. Alle volte ciò che si toglie al singolo lo si dà alla comunità.
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Dialogo. C’è sfiducia. Non è uno strumento. E’ la forma ascetica più alta. Capacità di andare incontro all’altro. Non la rete. Un modo di porsi di fronte all’altro. E’ la più alta imitazione della Trinità. 3 consistenti in tanto consistono in quanto uno vive nell’altro. Saper vivere se stessi vivendo nell’altro. Paradosso. Scoprire la propria strada ma come parzialità.
L’ecumenismo non è la strada o il mercato. Essere se stesi ma vivere negli altri.
Qui fra di noi decidiamo dell’ecumenismo. Non autosufficienza. Non prepariamo divisioni, ma unità.
L’ecumenismo = differenze fra chiese vissute come differenze che uniscono. Solo se le spiritualità saranno vissute ecum. l’ecum. farà un passo avanti.