Corso biblico 1983 – 84
Corso biblico 1983 – 1984
Nelle ultime generazioni
Distacco per il mondo della Bibbia e
Il nostro mondo è aumentato
Perché:
1) Parola della B. in larga misura incomprensibile
2) Valanga di parole (mass-media) (indebolita la capacità di intrattenere la Parola (cfr.corso Primiero)
3) Trasformazione radicale ultime generazioni a) influssi diretti e indiretti scienza della natura – nuovo volto forme vita sociale e individuale
b) nuovo modo di pensare senso vita
c) “ “ “ concepire l’esistenza.
Questo non vuol dire che la parola indirizzataci da Dio di cui Bibbia è portatrice sia più lontana o estranea.
Nulla è mutato per quanto riguarda promesse del Signore: Am. 8,11 sg.
È con noi tutti i giorni……
Allora distanza =
Invito ricercare la strada nuova famigliarità Bibbia
Scopo nostri incontri raggiungere tale obiettivo
Principio riformatori:
Sacra S. sui ipsuis interpres.
Familiarità…..comincia a parlare
Aiuto di altre scienze: esegesi – teologia – archeologia – lingue orientali ecc.
Vie per la comprensione Scr. (W. Egger)
1) Metodo storico critico.
Favorito dallo sviluppo scienza storica.
Applicazione: in quale comunità e in quale situazione furono originariamente annunciati i testi per i lettori di quel tempo.
Scoperte: nuovo modo di parlare di Gesù a Dio è nuovo e unico nel suo ambiente
– Mt ha usato Mc
A questo metodo non spetta ultima parola
Offre possibilità, ma ha limiti
2) Lettura spirituale della Scr.
La B. parla ai lettori – dialogo vero e proprio
a) Medioevo:
Littera gesta docet,
quid credas Allegoria
moralis quid agas
quo tendis anagogia
= attenzione al senso letterale procura la lettore la comprensione di ciò che il testo dice.
Non si tratta di incitamenti, ma solo stare in ascolto.
Punto di partenza: lettura attenta = capire il testo.
– L’occhio della fede (= traduzione di allegoria [parola ambigua]) cerca di scoprire i contesti.
Il lettore domanda: in quale + ampio contesto si trova il fatto? Quali avvenimenti della storia del popolo di Dio Nell’AT., della storia della storia di Gesù e della Ch. primitiva posso riportare a questo contesto? Quali esp. Particolari ricorda il testo?
– Insegnamento per la vita(sensus moralis): non solo gli insegnamenti espressi dalla Scr. sono significativi per l’impostazione della vita, ma tutte le parole della Scr. possono far luce sulla vita se si riflette abbastanza su di essa. Le molteplici situaz. e relazioni della vita si possono guardare alla luce della B.
– Senso della direzione (anagogia): sotto questo punto di vista il lettore scopre un riferimento al compito della storia e della propria vita p. es. Gerus. Città terrena – celeste.
Miracoli.
Leggendo la B. si può fare attenzione
– al senso verbale del testo;
ai contesti in cui si trova il fatto;
all’insegnamento per l’impostazione vita
alle allusioni che stimolano la speranza.
B) Via dell’esp. Personale – può aiutare a comprendere meglio il testo e applicarlo al presente.
La cosiddetta analisi dell’esp. vitale si presta a rivedere il proprio atteggiamento di fronte Parola di Dio: il lettore si interroga sull’effetto che il testo produce su se stesso. In base
disposizione
vicende della vita
esperienza, attese, angosce
situazione momentanea ognuno legge il testo a modo suo.
L’esp. personale offre una via alla B. attraverso le seguenti domande valide per molti testi:
che cosa mi è piaciuto del testo?
“ “ “ ha disturbato? Perché?
Qual è il problema centrale?
Che significano le singole frasi – persone o cose?
Un’altra via è l’identificazione con l’evento biblico. Gli avvenimenti possono aiutare a comprendere meglio aspirazioni, tendenze, angosce.
Dal punto di vista metodologico:
identificarsi persone racconto
miracolo – identificazione
col malato – con Gesù
I testi biblici possono essere letti con questa convinzione: il fatto del testo parla solo di me.
C) Lettura ecclesiale della Scr.
Apertura e disposizione al dialogo – ulteriori possibilità come via alla Scrittura. Chi è disposto a permettere che un altro metta in questione la propria comprensione Sc, non corre il pericolo di assolutizzare la propria e isolarsi.
Ascolto degli altri – lettura comunitaria – permette di notare molte cose – al singolo inosservate – vivere in maniera più forte . Ch. com. di ascolto
Lavoro comunitario sulla B. aiuta:
a leggere rigorosamente il testo
a inquadrare lettura le esp. di ogni giorno
I risultati metodo storico critico hanno turbato alcuni cristiani perché secondo i risultati scientifici non tutti i testi sono da intendere come racconti reali, anche se appaiono come tali.
Sembra compromessa veracità di Dio.
Per una lettura imparziale studio sul modo di narrare.
Cfr scienze naturali – affermazioni bibliche
A) Dice il vero la Bibbia
Cfr Agostino “non intende dimostrare come si muovono i cieli, ma la strada verso il cielo”
La verità della B. è una verità per la nostra salvezza. 11 D.V.
La B. non da informaz. Di psicologia, astronomia ecc. ma vuole offrire la salvezza – invita l’uomo alla comunione con Dio che si rivela.
B) Veracità non significa informazione sui fatti ma descrive una relazione fra Dio e l’uomo : Dio rivela all’uomo la sua intimità – se stesso.
Perciò non dice solo che Cristo porta la verità, ma che Cristo è la Verità.
La B. contiene una verità che serve a noi per la salvezza. Questa verità è presentata nella B. in modo che gli uomini possano comprenderla.
D.V. 12 …..Dio nella S.S.
Molte difficoltà del lettore odierno nei confronti B. e molte obiezioni contro la proposizione che la “B.” è verace “scaturiscono dal fatto che la B. è legata al tempo in cui è nata; la B. è stata scritta direttamente per uomini che sono vissuti 3.000 – 2.000 anni fa; questi uomini avevano pensiero, linguaggio e forme narrative diverse da noi. Preferenza per il racconto espressivo e istruttivo.
Preferenza per il racconto: non è familiare alla nostra cultura.
Cfr Oriente – Racconta per suscitare un atteggiamento, l’ascoltatore partecipa senso + profondo.
Noi chiediamo: E’ vero? L’orientale chiede: che cosa intende dirmi con questa narraz.?
Cfr storia di Giona
Dio è misericordioso
Invia un messaggero ai depravati di Ninive
L’ubbidienza è esigita
Se uno non obbedisce avrà tristi conseguenze.
Racconti espressivi:
Noi: con la morte di Gesù comincia….
L’orientale: il velo del tempio si squarciò Mc 15,38
(Il traditore Zac. Sapienti)
Racconti istruttivi: i fatti sono trattati + liberamente trasformati, esagerati=
La B. è scritta in modo umano.
In quel tempo era abituale formulare i racconti in modo tale da influire fortemente sull’ascoltatore; perciò si esagera qc – si aggiunge
Ciò che a noi appare come racconto reale può di fatto – cfr orientali – essere una narrazione istruttiva, con la quale non si tratta di comunicare dei fatti, ma un insegnamento, una spiegazione, una esortazione, un’ammonizione
Tuttavia non è sempre facile distinguere se in un testo biblico si tratti di racconto reale o narraz. Istruttiva. Per questo bisognerebbe sapere molto di + sul come si esprimevano gli uomini di quel tempo. Su alcuni punti si è d’accordo
Cfr. Gn 1 -10
Per il narratore orientale è + importante la presentazione del significato della precisione dei fatti narrati
(Altra sponda) Le narrazioni bibliche hanno spesso significati + profondi di quanto sembri a prima vista. Non intendono riportare fatti oggettivi, ma sollecitare alla fede, insegnare la vita.
La S.Scr. porta frutti abbondanti se si cerca di scoprire il significato + profondo dei racconti = rivelaz. del Cristo.
Cfr. D.V. 2 . 4 . 7
La + profonda verità ci risplende nel Cristo, che è allo stesso tempo mediatore e pienezza di tutta la rivelazione