Ingiustizia del peccato
L’ingiustizia del peccato
L’inquinamento del creato 3,1 – 11,9
A partire da Gen 3 – e dunque da un’area “secondaria” sorda e non riconducibile al divino principio della creazione 1,1, e proveniente non si sa bene da dove- si erige e si fa vivo Rom 7,9, come un rettile, un non-senso Rom 8,20 quasi un numero irrazionale, raffigurato letterariamente da “un serpente che parla” 2,1-4 Ap 12,9 e dalla strada che la sua insensata suggestione riesce ad aprirsi nella coscienza dell’uomo/donna. Non si tratta propriamente di qualcosa di nuovo, di positivo che entri a far parte della creazione di Dio, ma piuttosto di una seria perturbazione di essa, che colpendo l’uomo prima di tutto, x di lui tende ad estendersi e a dilagare in tutto il creato.
Quel che della tentazione a peccare è l’aspetto più assurdo, è l’eco favorevole seducente che essa subdolamente riscontra nella coscienza e nella libertà creata ancor prima che questa le acconsenta 3,6a. Mistero negativo e inintelligibile di “ingiustizia”, una specie di mistica dell’illegalità (he anomia) e dell’essere fuorilegge, della a-normalità organizzata e giustificata razionalmente, di cui la mafia può essere considerata un’ i.. attuale molto efficace.
Difatti, il peccato è l’ingiustizia fondamentale radice di tutte le ingiustizie particolari.
L’aspetto morboso del peccato consiste nel fascino che l’ingiustizia e l’illegalità esercitano sulla libertà creata, seducendola 2 Cor 4,3 , Gal3,1 …in tal modo il peccato si apre in essa una porta, per la quale, nella creazione bella e buona del Signore Dio amante della vita Sap11,26 viene seminata la morte, con la sua letale prolificazione Sap 2,23-24; Mt 13,24-30.
Tre sono le porte di accesso a questa economia del peccato/morte Rom 6,23 nel mondo di Dio come 3 sono le dimensioni strutturali della creatura intelligente e libera.
I cap. da 3,1 a11,9 di Gen rappresentano in 3 diversi affreschi simbolici-sapienziali come in tre medaglioni modello- tutte le possibilità di peccato che si producono nella storia umana. Contro Dio 3: contro il compagno, l’altro essere umano 4,1-16 e quello introdotto da una interpretazione ingiusta, egoistica insipiente del progresso tecnico, di cui l’umanità è capace.
Questi peccati rappresentano una menzogna fondamentale Gv 8,4, che si introduce nella verità della creazione e progressivamente la penetra e diluvianamente la inonda Gen 4,17 8,14, corrompendola fino ai limiti delle possibilità di male che essa possa tollerare.
Tali limiti di inquinamento della creazione non si identificano mai con il 100% della sua estensione.
L’Ap ci consola con i giorni concessi al potere del Dragone e della Bestia sul mondo sono contati fino a 1260 giorni (=42 mesi cioè un tempo, 2 tempi e la metà di un tempo 11,2-3 ; 12,6.14 Gen 7,25 : 12,7= la metà di 7 il numero della pienezza dei tempi e delle cose, che risiede nella mano di Dio.
D’altro canto, ognuno dei 3 peccati induce in un disordine, non solo nella dimensione che gli è propria e che viene violata, ma pure nelle altre due, che di conseguenza ne risultano pure inquinate.