La giustizia del creatore
La giustizia del creatore – 1.10.98
La prima originaria componente del nostro mondo è l’iniziativa libera e gratuita di Dio, il quale ha creato e continua a creare il mondo bello e buono =TOV Gen… At Ebr (Mosè). Questa bellezza e bontà è frutto di un’azione divina che separa e distingue un caos informe 1,2. In esso Dio fa luce, assegna dei nomi = stabilisce fini e ad essi assegna le cose che vengono man mano create e collocate a diversi progressivi livelli, nella scala ascendente dell’essere (le prime 5 giornate del creato) fino all’opera del sesto giorno l’Adam = l’essere umano fatto a immagine e somiglianza di Dio in 2 edizioni: maschile= zakhar e femminile= nekevah 1,27; 5,1-2; 2,18-23; 2Pt 1,4
Attraverso il duplice Adam poi l’intera creazione è destinata a riposarsi=shavat nel divino mistero del settimo giorno 2,2-3.
Il duplice Adam poi chiamato a realizzare l’immagine di Dio semplicissimamente e supremamente Uno Gt 6,4 mediante una mutua conoscenza e comunione d’amore Gen 4,1.17.25 in modo che i due sappiano diventare una sola carne = persona “basar”.
L’Adam giusto – maschile e femminile così come il Signore Dio lo ha fatto, e lo continua a volere, a fare ea collocare nel mondo bello e buono creato da Lui 2,15 e strutturato secondo 3 relazioni fondamentali.
- Al di sopra con il Signore Dio secondo un rapporto di adorazione, di ospitalità e di amicizia rivelante e obbedente 1,28-30; 2,16-17; 3,8a-9 . Il nome del Creatore è duplice: Elohim – Dio – 1,1-24° e JHWH (Signore Adonai)Elohim 2,47-25-4,6 . Questo secondo nome sarà poi quello del Dio di Abramo, Isacco, Giacobbe, del Dio di Israele. C’è una portata ecumenica nella dialettica biblica di questi due nomi di Dio. JHWH il Signore dell’elezione alleanza, il Dio del Sinai e di Gesù Mt 22,31-32; Mc 12,26-27; Lc 20,37-38, è il Dio creatore di tutti, del cielo e della terra. Israele, il popolo eletto per santificare il nome, è il tramite missionario della sua benedizione 12,1-3
Al suo fianco 2,21 con l’altro termine dell’Adam il suo simile, che sempre gli sta di fronte per aiutarlo 2.18.2 0; il vir (ish= maschio, uomo rivolto verso la virago ishshah-femmina, donna) e viceversa. Il Creatore li ha consegnati e li consegna l’uno all’altra per una comunione di amore 2,22 in mutua e totale fiducia, significata dalla loro nudità senza imbarazzo 2,25. Questa coppia originaria e primordiale Sir 42,22-25 sta a significare l’essenziale relazione di ciascuno di noi (uomo/donna) con il suo simile (donna o uomo) e dunque pure del fratello/sorella Ga 4, all’interno della grande comunità umana, concepita come un’unica “persona corporativa”. Una relazione fra due esseri ordinati l’uno all’altro in unità -e significativa per il tempo dell’esistenza terrena, da un essere complementariamente sessuati- il cui carattere profondamente misterioso è significato dal sonno mistico dell’uomo, che precede la creazione della donna, tratta dal suo fianco 2,21
- Al di sotto con la terra e con i suoi beni. La terra, , così come Dio l’ha creata, e continua ad uscire ogni giorno dalla sua volontà, è un giardino di delizie (Gam Eden) 2,15 e il duplice Adam vi è posto da Dio, perchè lo coltivi “avad”=il verbo ebraico che designa pure il culto del Signore Dio e lo custodisca “shamar” 2,15: una destinazione al lavoro inteso come missione cultica, assegnata da Dio all’umanità, da realizzarsi mediante l’interpretazione = i nomi da assegnare 2,19-20 e l’utilizzazione ecologica del creato sotto lo sguardo benevolo del Creatore 1,29-30; 2,18. Gen 1-2
Ci rivela così-proprio una rivelazione- la prima e predominante componente della creazione. Per quanti, infatti, il peccato sembri prevalere nella nostra storia, il mondo, in cui Dio ha creato e continua a crearlo, rimane ben fatto, bello e giusto. Nessuna ingiustizia saprebbe soppiantare la giustizia del Creatore. Lo dimostra tra l’altro che noi non riusciamo a rassegnarci in nessun modo all’ingiustizia. Fino a quando Dio rimane quello che è, la sua opera permane fondamentalmente quale Egli la vuole. Per quanto gli uomini possano deformarla, magari col pretesto di aggiornarla niente e nessuno può scivolare via dalle mani del Padre che è più grande di tutti
Gv 10,28-29; Dt 32,39; Mt 19,3-8