Il NT è antigiudaico?

Il NT è antigiudaico?

Espressioni molto dure nel NT nei confronti determinate componenti giudaiche. Non solo in testi più tardivi cfr Gc …

In 1Tess (anni 50) parole durissime impregnate terminologia tipica antigiudaismo classico 2,14-16 inutile attenuare asprezza ma non si può intenderli in parametri consolidatisi in seguito.cfr deicidio

Si è di fronte al prolungarsi di un linguaggio di maledizione cfr Dt 28,15-46 applicato a una parte popolo non tanto in ragione di aver messo a morte Gesù, ma per ostacoli predicaz. Vangelo alle genti. Per Paolo vero peccato = opporsi alla diffusione Vangelo. Passi che presuppongono necessariamente presenza chiesa giudeo-cristiana, patisce persecuzione da parte ebrei. In questa fase sviluppo rapporti ebraico-cristiani si può affermare che si è di fronte a due universi non ancora completamente differenziatisi. Processo di demarcazione più netto in altri strati NT specie quelli che riproiettano sull’ambiente di Gesù tensioni successive Gv + qualche Mc 7,1-23 Mt 23,1-39.

Indubitabile: molte espressioni NT hanno alimentato sentimenti e prassi anti-giud. Basti Mt 27,25; Gv 8,44.

Non però l’impostazione globale NT: in esso manca la grammatica di fondo in base alla quale o si è ebrei o cristiani.

  1. gruppo minoritario credenti in Cristo
  2. massa ebrei non credenti in Cristo
  3. piccolissima parte gentili credenti in Cristo
  4. stragrande maggioranza non credenti in Cristo

Non significa negare tensioni aspre: il NT non è “ecumenico” e “dialogante”; al contrario è costitutivamente basato sulla discriminazione tra chi accoglie/rifiuta Cristo. Due conseguenze:

  1. La contesa si presenta almeno in parte intragiudaica = 2 modi di essere fedeli al compito affidato al popolo ebraico e non sulla necessità di essere ebrei per diventare cristiani.
  2. 2) Nonsfociano nel giudicare finite né le peculiarità di Israele né sua elezione cfr Rm 9,11.

Nel NT il punto di forza rispetto (?) pieno antigiudaismo sta nel fatto che la Chiesa, in esso, non si qualifica mai come nuovo e vero Israele. Tuttavia si tratta di una situazione che ben difficilmente avrebbe potuto prolungarsi nel tempo. Pesavano una serie di fattori:

– convivenza all’interno della stessa comunità di persone provenienti da … (mensa comune, matrimoni misti?)

– non si possono negare forme di ostilità da parte giudaica …

soprattutto era un sistema destinato a sparire nell’ostilità quando come avvenne a partire dal II secolo, da un lato il giudaismo, prima assai ricco di correnti … forma unitaria rabbinismo, dall’altro la comunità credenti in Cristo … sempre più gentili emarginando corrente giudeo-cristiana.

In questa situazione l’eredità + linguaggio NT diede luogo ad atteggiamenti apertamente antigiudaici.

La Chiesa si definisce Nuovo Israele

Ignazio di Antiochia 107: Non tanto da un reale contenzioso fra 2 comunità quanto dalla necessità da parte cristiana di definire se stessi. Problema cruciale era dunque impostare lettura globale cristiana (su) Scrittura di Israele. In quest’epoca gli scritti NT non erano canonici pur essendo considerati autorevoli Vangeli. Paolo non ancora alla stregua Bibbia ebraica. L’interpretazione di questa copito essenziale autodefinizione chiesa. Ciò spiega tra l’altro perché l’antigiudaismo cristiano si presenta soprattutto come fenomeno colto letterario e non come ostilità popolare.

Qui si consolida stereotipo che giudica carnale osservanza ebraica dei precetti contrapposta all’interpretazione cristiana “spirituale” della scrittura.

Lettera di Barnaba – Dialogo con Trifone di Giustino. Tappa importante elaborazio ne visione teologica = “teologia sostituzione” = popolo di Israele decaduto dalla propria alleanza e nel contempo afferma che è passata ai cristiani. Così viene interpretato l’atto di spezzare la prima tavola ccompiuto da Mosè e viola l’adorazione del vitello Es 32.

A questo punto ne corrisponde un altro secondo cui i decreti prescritti legge ebraica A) da un lato vengono intesi dai cristiani in senso spirituale, mentre B) dall’altro la loro osservanza letterale da parte ebraica conferma presunta esistenza di una colpevole “carnalità”.

“Mosè avendo ricevuto … precetti sui cibi parlò in senso spirituale. Quelli invece li ricevettero in senso materiale di alimento … Noi avendo capito esattamente i precetti li esprimiamo come li ha intesi il Signore” (Barnaba)

Il cuore teologia sostituzionistica in Dialogo con Trifone in cui Giustino dichiara che i cristiani sono il “vero Israele, quello spirituale, la stirpe di Giuda, Giacobbe, Isacco, Abramo …” In questo passo la conclusione “sostitutiva” deriva dal presupposto (respinto da gnostici + Marcione) dell’identità Dio di Israele e Dio NT: tuttavia questa affermazione non è sufficiente a evitare svilupparsi antigiudaismo, visto che la decadenza del patto con Israele è giudicata una base inevitabile per affermare l’alleanza cristiana. Nasce qui inestricabile intreccio di presunta superiorità e di ineliminabile dipendenza della Chiesa del popolo ebraico che avrebbe alimentato secoli di antigiudaismo cristiano.

Sulle facciate di varie cattedrali medievali compaiono statue di 2 donne: la prima in abito dimesso con in mano una canna spezzata con un velo sugli occhi; la seconda addobbata con vestito sfarzoso i suoi occhi sfolgorano liberi con sul capo corona – Sinagoga -Chiesa cfr Paolo 2Cor 13-14 in cui con ragionamento articolato si parla di un velo steso sul cuore di coloro che leggono in un determinato modo le Scritture. Tuttavia quelle 2 statue trascrivono nel marmo più la teologia sostituzione che l’esegesi di qualche passo boblico. Quella iconografia malgrado sue stesse intenzioni mette in luce un’inestirpabile dipendenza della chiesa dalla sinagoga: infatti quest’ultima è umiliata affinché l’altra possa manifestare sua superiorità. Proprio questa costatazione indica presenza fatidico intreccio tra ostentata superiorità e sotterranea dipendenza = una delle cifre più indelebili antigiudaismo cristiano. Le 2 statue vogliono additare che la Chiesa è “il nuovo vero Israele” quello secondo lo spirito che ha soppiantato il vecchio (secondo carne) privato propria elezione a causa sua cecità. Tuttavia il cuore del messaggio trasmesso iconografia non sta tanto nell’indicare cecità ebraica, quanto nel far derivare gloria donna incoronata dall’umiliazione dell’altra o, per essere più diretti, dal ritenere che l’elezione Chiesa dipenda contemporanea reiezione di Israele.

L’era Costantiniana

Gli ebrei si trovarono sotto giurisdizione impero romano e risentirono in modo diretto 313 Costantino Cristianesimo religio licita. Poi 339 canoni di Elvira potenziarono ulteriormente legislazione discriminatoria nei confronti ebrei: proibirono proselitismoi, proteggevano i convertiti, vietavano possedere schiavi cristiani, matrimoni misti. Allentamento pressione sotto Giuliano con Teodoro I fino a morte figlio Arcadio 408 il Giudaismo oggetto violenti attacchi. Fino V secolo: isolare ebrei, proibire forme di autogoverno. Aggravata corpus iuris civilis giustinianeo. Sistema legale tarda antichità – codice teodosio – è essenzialmente quello diritto romano con qualche protezione giudaismo (religio licita) scompare col giustinianeo.

Richiamo cenni storici utile in quanto modifica rapporti ebrei cristiani. Cfr Gv Crisostomo contro fascino giudaismo da parte cristiana. Metà III secolo Origene risponde a Celso … l’unico avversario è ormai il giudaismo. Posta in gioco altissima: “Non vi rendete conto che se i riti ebraici sono santi e venerabili, il nostro modo di vita deve essere falso?” cfr S. Ambrogio 388 da Aquileia lettera indignata a Teodosio che aveva ordinato al vescovo Callinico di pagare ricostruzione Sinagoga. = radicale in sentimenti antigiudaici … dalla teoria alla prassi 414 cacciati da Alessandria dal patriarca Cirillo.

Non tutti così cfr Agostino: sosteneva che la legge doveva proteggere gli ebrei. Però formulò teoria che ebbe gran peso anti-giudaico = “popolo testimone”. Sorge solo quando il potere è in mano cristiani. Frase più celebre: “Mentre non credono nostre Scritture, si adempie in essi le loro che leggono come ciechi… A noi bastano le profezie pubblicate nei codici nostri nemici e che conosciamo per la loro testimonianza, sia pure forzata, perché dispersi in tutti i popoli ove si dilata Chiesa di Cristo essi posseggono e conservano queei codici … Dio dimostrò alla Chiesa la grazia sua misericordia nei giudei suoi nemici perché, odi l’Apostolo Rm 11,11 il lorodelitto è salute per le genti. Perciò non li uccise = li lasciò ancora giudei …” L’ombra necessaria per la luce. Agostino influenzò anche Pascal.

L’Antigiudaismo medievale

(Rossi de Gasperis?)

(il testo non sembra coerente col titolo)

Eb,11,32 … riassumere insegnamento “spirituale” … Tutto sotto il ritornello a proposito fallimento monarchia di tipo cananeo Abimelech a Sichem 17,6;18,1;19,1 .. motivo che dispone il lettore ad accogliere favorevolmente le gesta Saul Davide = istituz. monarchia in Israele. Esegeti! E’ testo più tardivo?

La storia insegna che un popolo di Dio, che si incarni e cammini nella storia si dia qualche istituzione variamente adeguata propria di istituzioni, condizioni spazio-temporali.. Questo appare nella storia di Israele fin da Es con partecipazione dei carismi Mosè/Aronne, 70 + tardi Giosuè: e col passaggio dal regime confederazione tribale del ruolo estemporaneo dei giudici all’istituzione di una monarchia davidica e il tempo dispersione esilica, assistita capellania profeti/sacerdoti si passa regime aristocratico del sinedrio poi a quello sinagoga/Rabbini durante Diaspora mondiale. La stessa cosa si è differentemente articolata e formulata nelle chiese di Gesù Cristo sia in Oriente che Occidente con istituzione carismatica del ministero dei 12 poi 7 intorno a 8(?) e di quelle dei pastori nelle chiese riformiste. E si è riprodotto di nuovo, in un modo completamente inedito nell’Israele nostri giorni con il riapparire singolarissimo di uno “Stato di Israele” nel territorio ormai pacificamente conosciuto da tutti come “Palestina”.

L’ideale antimonarchico del Dt non deriva da ideale anarchico circa struttura popolo di Dio, ma dalla nostalgia per un regime in cui il primato indiscusso dello Spirito di JHWH + effettiva visibilità fosse garantita dalla modestia, povertà, transitorietà dell’ufficio suoi capi e difensori = giudici. Se poi a una certa monarchia si dovrà arrivare, dovrà essere radicalmente differente da quelle che (cfr cananei, egizi, fenici) dominano i loro sudditi e si sostituisce all’unico Signore di tutti. Il sogno “ecclesiologico-sacramentale” di Gesù-Servo si troverà perfettamente in linea con questa teologia NT Lc 22,26-27

Certo ultimi episodi Gdc mostrano come verso fine sec. millennio aC si avverta in Israele unbisogno urgente di verità in cui ordinatamente e stabilmente si articoli e si liberi la sincerità e spontaneità della migliore buona fede dei suoi credenti e giudici.