Regno del Sud
Regno del Sud
Da Roboamo ad Acaz
Sir “Si alienò il popolo con i suoi consigli”. Respinge consiglio prudente degli anziani che gli suggeriscono benevolenza e moderazione segue quell oduro integralista dei giovani cresciuti con lui. 1Re 12,1-19; 2 Cr 10.
Uno dei problemi più gravi delle monarchie, non escluse quelle ecclesiastiche, è il gioco oscuro e incontrollato dei consiglieri di corte, dei collaboratori di fiducia, degli esperti incaricati di redigere documenti ufficiali ecc. In mancanza di una adeguata trasparente informazione e formazione dell’opinione pubblica, il popolo e le comunità, lasciati all’oscuro del vero svolgimento dei fatti e delle opinioni, sono in preda all’arbitrio di “coloro che sanno”, che sono “bene informati in alto”, che sono nel giro.
La lampada di Davide
Venti della storia – Parola veri profeti.
Dal 586 aC fino a oggi nessun re davidico ha più regnato a Gerusalemme. La distruzione del primo tempio, e soprattutto la fine della monarhia davidica nel regno del Sud, rimane una ferita aperta nelle carni di Israele, che riemerge ogni anno nella memoria del popolo di Dio con il lutto/digiuno del nono giorno del mese di Av. Tristezza + speranza cfr Lamentazioni Ger.
La storia però di questa casa regnante e di questa Città Santa Is 52,1; Ne 11,1-1.18 , quella che abbiamo percorso durante “Primo Regno” – non è poco deludente. Se nel regno del Nord abbiamo conosciuto un soggetto scismatico e perfino idolatrico, i re davidici del Sud veramente fedeli a JHWH si contano sulle dita di una mano. Sir 49,4-7
Ci si può allora domandare: E’ quetsa la potenza con cui il Signore custodisce il suo popolo lungo la storia? E’ questa tutta la purezza della fedeltà all’alleanza che un popolo eletto e chiamato da Dio e chiamato da Dio in mezzo alle altre genti è capace di mettere in pratica? E’ questa la santificazione del Nome? Per cui JHWH ha custodito e custodisce Gerusalemme? E’ vero che per bocca dei profeti di Giuda il Signore ha messo in guardia il popolo e i suoi re circa la tragica fine a cui andavano incontro.
Michea di Moreset Gat 1,1;3,8
Già Mi, un campagnolo che esercita il suo ministero sotto Acaz ed Ezechia 730-700 aC profetizza non solo contro l’infedeltà di Samaria prima della sua cauta (Mi 1,2-7) ma pure contro corruzioni pubbliche e private giunte fino alle porta di Gerusalemme Mi 1,5.8-16. Come Amos nel Nord Mi si scaglia contro l’avarizia dei ricchi + ingiustizia sociale del latifondo 2,1-5; 6,9-16, contro i capi che sfruttano il popolo e contro i falsi profeti mercenari Mi 3,2.6-11. Di fronte alla venalità dilagante nel governo, nel culto e persino tra una genia di pseudo-profeti “governativi” 3,12.
Un secolo dopo alcuni anziani di Gerusalemme difenderanno Ger ricordando ancora questo profeta e lo contrapporranno ai sacerdoti e profeti che vorrebbero condannarlo a morte perché minaccia distruzione alla città + tempio se il popolo non si convertirà Ger 26,16-19.
Con accenti commoventi – sec. Mi – JHWH istituisce un processo contro il suo popolo, contro l’ingratitudine e la dimenticanza delle progressive liberaz. divine, contro la sicurezza illusoria, contro un culto puramente rituale persino idolatrico, ribadisce ciò che costituisce il cuore della fedeltà all’alleanza. 6,8
La profezia di Mi, però, non manca di attese e promesse di restaurazione escatologica di Sion, quale punto di raccolta di tutti i popoli della terra per attingere all’insegnamento delle vie + sentieri del Signore, quando ognuno sederà tranquillo sotto vite e fico e godrà la pace di chi cammina nel nome di JHWH MI 4,1-5,8;7,8-17
Di questi oracoli pieni di speranza per l’avvenire fa parte la menzione di un “resto di Giacobbe” provvidenziale tra i popoli come una rugiada + pioggia che cade dal cielo , e vittorioso come un leone fra le belve .. leoncello con le pecore 5,6-8 .. Importante è pure il testo di Mi 5,1-5 che prevede un tempo messianico davidico (dalle modeste origini da Betlemme di Efrata) che pascerà Israele, e di cui si menziona la madre.
E’ possibile che il profeta o il redattore pensi al vaticinio sull’Emanuele di Is 7,14; 9,1-6 Mt riconoscerà la realizzazione di questa profezia nella nascita di Gesù a Betlemme 2,4-6.
La speranza del profeta è fondata unicamente sul perdono misericordioso del Signore.